lunedì 19 settembre 2011

Ultranovecento a Rimini dal 24 settembre al 8 ottobre.

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Il 24 settembre alla libreria Einaudi di Rimini, in mostra gli otto artisti e poeti di Ultranovecento, presentati da Gian Ruggero Manzoni.

 La libreria Punto Einaudi di via Bertola ospiterà la nuova esposizione del gruppo Ultranovecento dal 24 settembre al 8 ottobre. Quadri e poesie prenderanno posto tra i libri e gli scaffali della libreria, in un allestimento inconsueto e salottiero, in cui le opere sottolineano la continuità tra arte e vita. All'inaugurazione del 24 settembre alle 18.30 saranno presentati anche i libri d'artista fatti a mano di Officine Ultranovecento.

Ultranovecento, patrocinato da ALI, rivista di arte, letteratura e idee, è un progetto nato dall'incontro tra arte visiva e poesia e che rappresenta il ritorno ad un dialogo tra le arti. Luca Ariano, Marco Baj, Daniela Barulli, Paola Castagna, Francesco Terzago, Simone Zanin, Jacopo Casadei e Martino Neri sono gli artisti e i poeti che portano avanti questo progetto di ricerca e dialogo, nella convinzione che l'arte non sia al di fuori delle cose di tutti i giorni, ma anzi continui a parlare alla gente, sia stimolo e riflessione. E in questa accezione anche la scelta di collaborare con la libreria Einaudi, che ormai da tempo a Rimini cura incontri e serate con gli autori, con l'idea di consentire ai lettori di conoscere la persona dietro il libro, l'artista dietro l'opera.

«Sul filo della narratività e della sospensione,» spiega Simone Zanin, ideatore del progetto «Ultranovecento convoglia le energie creative degli artisti e dei poeti, li mette in comunicazione. E da questo dialogo nascono collaborazioni e idee. Un'esempio è Officine Ultranovecento, l'etichetta editoriale che è stata creata per i libri d'artista che sono nati da questo connubio. Si tratta di piccoli e preziosi volumetti completamente fatti a mano, dal taglio della carta, alla rilegatura, alla realizzazione dei multipli che sono abbinati alle poesie. Un'operazione fuori dal tempo, che riscopre tutto il significato sacrale della manifattura libraia in contrasto con la produzione in serie massificata di tipo industriale che ha pervaso ogni ambito produttivo».