Mappe
per un altrove
nasce come ricerca di percorsi, di itinerari, che conducono a un
luogo indefinito in cui ciò che conta è il viaggio intrapreso, non
tanto la meta. Quindi è un pezzo di cammino condiviso, un insieme di
geografie creative nelle quali il fruitore può perdersi, per poi
ritrovarsi entro un'altra prospettiva, così da toccare sempre nuove
dimensioni.
Abissi
non richiesti
rappresenta l'itinerario attraverso una non-terra, terribile e
silenziosa, carica di speranze che si riflettono nell'acqua. Un
non-continente che accomuna centinaia di vite nello sterile anonimato
della cronaca. La
pelle si rovescia
è, invece, un viaggio personale e intimo entro una terra desolata,
luogo di una coscienza inquinata dal germe della follia, che va a
creare continue corrispondenze con un paesaggio che si scopre
comunque reale, elevando un controcanto ricco di echi (frutto di una
voce altra, che pur appartenendoci diventa sempre più estranea),
tracciando così un orma di redenzione, attraverso riti sacrali.
Tempi
sospesi ci
trasporta su una lingua udita solo da pochi, nata da una cultura
forse perduta, forse mai nata, che vola su una terra mobile ma
concreta e comparabile col proprio essere, in cui il gesto espressivo
è uno specchio di esistenze civili entro cui i particolari di un
mondo, dai quali ci si è illusi di distaccarsi, ciclicamente
ritornano inesorabili. In Prospettive
della memoria
è l'essenza metafisica che conduce visionariamente al termine della
notte. Due voci dialoganti, senza che vi sia alcuna divisione fisica,
danno suono alla memoria che, unica, può riscattare. Poi 5
gradi prima del ritorno
che rappresenta un insieme di voci le quali sospingono verso
territori cari alla metamorfosi, dove i vari stati attraversati
dall'essere allontanano sempre più dai luoghi di partenza, avulsi da
ciclici ripetersi di eventi, quali ritratti di viandanti e
pellegrini, di personaggi con e senza nome, i quali ritrovano la
parola all'interno di paesaggi geneticamente propri, ma nel profondo
posseduti (appunto) dall'altrove.
Il
cofanetto Mappe
per un altrove è
stato realizzato da Officine Ultranovecento nel mese di Novembre 2011
in 10 esemplari numerati da 1/10 a 10/10 per il V Festival del llibre d'artista i de la petita edicio di Barcellona
Copertina
realizzata da Gian Ruggero Manzoni
Contiene
5 libri d'artista realizzati dagli artisti di Ultranovecento, ognuno
numerato e firmato dagli autori:
Tempi
sospesi - Temps suspesos
(4 poesie di Luca Ariano, traduzione in catalano di Imma Puig Cuyàs
e 1 Fotolitografia da originale pastelli su carta di Gabriella Di
Bona)
Abissi
non richiesti (8
poesie di Sebastiano Adernò e 1 serigrafia ritoccata a mano di Marco
Baj)
La
pelle si rovescia (8
poesie di Paola Castagna e 1 tecnica mista originale su carta per
ciascun esemplare di Jacopo Casadei)
Prospettive
della memoria
(7 prose poetiche di Simone Zanin e 1 incisione di Daniela Barulli)
5
gradi prima del ritorno
(2 poesie di Paola Castagna, 2 poesie di Luca Ariano, 2 poesie di
Sebastiano Adernò, 1 prosa poetica di Simone Zanin e 1 incisione di
Martino Neri)