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lunedì 2 gennaio 2012

Mappe per un altrove




Mappe per un altrove nasce come ricerca di percorsi, di itinerari, che conducono a un luogo indefinito in cui ciò che conta è il viaggio intrapreso, non tanto la meta. Quindi è un pezzo di cammino condiviso, un insieme di geografie creative nelle quali il fruitore può perdersi, per poi ritrovarsi entro un'altra prospettiva, così da toccare sempre nuove dimensioni.
Abissi non richiesti rappresenta l'itinerario attraverso una non-terra, terribile e silenziosa, carica di speranze che si riflettono nell'acqua. Un non-continente che accomuna centinaia di vite nello sterile anonimato della cronaca. La pelle si rovescia è, invece, un viaggio personale e intimo entro una terra desolata, luogo di una coscienza inquinata dal germe della follia, che va a creare continue corrispondenze con un paesaggio che si scopre comunque reale, elevando un controcanto ricco di echi (frutto di una voce altra, che pur appartenendoci diventa sempre più estranea), tracciando così un orma di redenzione, attraverso riti sacrali. Tempi sospesi ci trasporta su una lingua udita solo da pochi, nata da una cultura forse perduta, forse mai nata, che vola su una terra mobile ma concreta e comparabile col proprio essere, in cui il gesto espressivo è uno specchio di esistenze civili entro cui i particolari di un mondo, dai quali ci si è illusi di distaccarsi, ciclicamente ritornano inesorabili. In Prospettive della memoria è l'essenza metafisica che conduce visionariamente al termine della notte. Due voci dialoganti, senza che vi sia alcuna divisione fisica, danno suono alla memoria che, unica, può riscattare. Poi 5 gradi prima del ritorno che rappresenta un insieme di voci le quali sospingono verso territori cari alla metamorfosi, dove i vari stati attraversati dall'essere allontanano sempre più dai luoghi di partenza, avulsi da ciclici ripetersi di eventi, quali ritratti di viandanti e pellegrini, di personaggi con e senza nome, i quali ritrovano la parola all'interno di paesaggi geneticamente propri, ma nel profondo posseduti (appunto) dall'altrove.

Il cofanetto Mappe per un altrove è stato realizzato da Officine Ultranovecento nel mese di Novembre 2011 in 10 esemplari numerati da 1/10 a 10/10 per il V Festival del llibre d'artista i de la petita edicio di Barcellona

Copertina realizzata da Gian Ruggero Manzoni
Contiene 5 libri d'artista realizzati dagli artisti di Ultranovecento, ognuno numerato e firmato dagli autori:
Tempi sospesi - Temps suspesos (4 poesie di Luca Ariano, traduzione in catalano di Imma Puig Cuyàs e 1 Fotolitografia da originale pastelli su carta di Gabriella Di Bona)
Abissi non richiesti (8 poesie di Sebastiano Adernò e 1 serigrafia ritoccata a mano di Marco Baj)
La pelle si rovescia (8 poesie di Paola Castagna e 1 tecnica mista originale su carta per ciascun esemplare di Jacopo Casadei)
Prospettive della memoria (7 prose poetiche di Simone Zanin e 1 incisione di Daniela Barulli)
5 gradi prima del ritorno (2 poesie di Paola Castagna, 2 poesie di Luca Ariano, 2 poesie di Sebastiano Adernò, 1 prosa poetica di Simone Zanin e 1 incisione di Martino Neri)

sabato 14 maggio 2011

Catalogo/Manifesto

Ultranovecento è un progetto che nasce dagli artisti con lo scopo di riportare il dialogo tra forme espressive diverse, nella convinzione che da questo scambio possano scaturire stimoli nuovi e più vitali. Perché la conoscenza, l'esperienza, l'ascolto di voci diverse attraverso linguaggi diversi conduce ad un passo ulteriore

e più profondo nel percorso di ricerca di ciascuno degli artisti visivi e dei poeti di Ultranovecento, che hanno scelto di non accontentarsi di continuare a replicare sterilmente sé stessi o il passato, ma che cercano sempre avidamente nuovi significati e nuove forme di realizzazione della propria arte.

E questo catalogo/manifesto vuole essere la fotografia di quello che Ultranovecento è arrivato ad essere oggi, perché possa essere un punto di partenza ulteriore (non il primo, né l'ultimo) verso quello che Ultranovecento diventerà domani. Non un documento, quindi, dell'attività fatta finora, tantomeno una carrellata esaustiva dei lavori degli artisti e dei poeti di Ultranovecento.